sabato 7 giugno 2014
Scelgo la gallina domani
sabato 17 maggio 2014
Manifesto ribelle per filosofi giardinieri
«[…] Il Giardino non è mai perduto. Così, essendo troppo vecchio per credere alle rivoluzioni, non avendo mai avuto gusto per i manifesti politici, io non raccomando che una forma di ribellione: il giardinaggio. Fate giardini! Veri giardini, naturalmente, luoghi indomiti, fuorilegge. Io, che sono sempre stato allergico alla civiltà, con questo sangue di barbaro dell’estremo Nord che mi scorre nelle vene, ho curato un giardino selvatico. Voi scegliete lo stile che vi confà. Tracciate il vostro disegno sulla faccia della Terra, che si presta sempre volentieri ai sogni dell’uomo, piantate un giardino e prendetevene cura. E proteggete anche quelli che restano e resistono, i vecchi luoghi abitati dalle piante che arrivano da lontano e continuano a sognare, nonostante l’insensato baccano che li circonda. Lavorate con i poeti, i maghi, i danzatori e tutti gli altri artigiani dell’invisibile per rimettere al suo posto il mistero del mondo. Ciò facendo, affronterete le forze contrarie che oggi sembrano più potenti che mai. Non opporrete al sistema un’ideologia o un progetto politico, ma un semplice luogo con i suoi semplici valori. Non avrete il desiderio assurdo di cambiare il mondo: farete solo un piccolo spazio alla vita. La natura vi offre questa possibilità. Sicuramente non sarete soli in questa battaglia – benché sia improprio definire “battaglia” quest’opera tanto gradevole, dolce, colma di belle sorprese e di ricompense. Gli dèi sono dalla vostra parte. Sì, quegli dèi che si è voluto scacciare, anche loro esuli sulla Terra, ma sempre infinitamente più saggi dei mortali. Stanno aspettando gli uomini, sorridendo dei loro errori e delle loro speranze, dietro il cancello aperto del giardino.»
Tratto da Jorn de Précy, E il giardino creò l’uomo, Milano 2013.
sabato 3 maggio 2014
Vellutata antispreco: baccelli di fava e foglie + scorza di sedano rapa
Vellutata di baccelli di fava e sedano rapa |
giovedì 3 aprile 2014
Matta e ostinata come un'erbaccia: Guida al riconoscimento e apprezzamento delle erbe spontanee
Urtica dioica L.
Famiglia: Urticacee
Nome volgare: Ortica
Caratteristiche Pianta erbacea perenne alta 50-120 cm, di colore verde carico. Da un rizoma ramificato e strisciante poco al di sotto del terreno, nascono fusti robusti, eretti a sezione quadrata, generalmente non ramificati, ricoperti di peli urticanti e che emettono stoloni ipogei. Le foglie sono opposte e portate da un picciolo più corto del lembo fogliare, sono assai più lunghe che larghe, misurano in genere più di 5 cm; hanno lamina ovale-oblunga con base cuoriforme ed apice ristretto in un dente acuto; hanno il margine grossolanamente dentato, ornato di peli corti e semplici ed altri lunghi e rigidi urticanti che spezzandosi, al minimo contatto, secernono un liquido irritante.
I fiori sono riuniti in spighe divise in maschili erette e in femminili pendule; queste sono inserite all'ascella delle foglie superiori e sono sempre più lunghe del relativo picciolo. I fiori hanno quattro tepali che racchiudono i quattro stami nei fiori maschi e l'ovario in quelli femminili.
Il frutto è un achenio ovale, con un ciuffo di peli all'apice, racchiuso nei quattro tepali persistenti.
Specie congeneri Urtica urens, Urtica pilulifera
Habitat Molto comune in stazioni ricche di nitrati. H.l.m. 0-1200m. Fiorisce aprile maggio. (Presente in tutta Italia).
Proprietà farmaceutiche I semi dell'ortica sono ricchi di acidi grassi insaturi (acido linoleico, fitostimoline, fitormoni ecc.); per spremitura a freddo se ne ricava un olio indicato nei casi di debolezza e astenia. Pare che le altre proprietà terapeutiche, oltre quelle diuretiche e antinfiammatorie, non siano ancora confermate dalla ricerca scientifica.
L'orticazione è un trattamento "eroico" in caso di dolori reumatici.
Uso in cucina Non esistono problemi di raccolta data la sua enorme diffusione. Si raccoglie tutta la pianta finché è giovane e succosa. Appena il fusto lignifica non è più usabile. Tanto è pungente nella raccolta, tanto è buona sulla tavola.
È sicuramente una delle erbe selvatiche più note e utilizzate. In cucina l'ortica trova un impiego assai vasto grazie alla bontà dei suoi giovani apici. Combinata con altre verdure forma gusti eccellenti: è ottima con le tenere foglie di parietaria. Di sapore delicato, sovente superiore a quello di molte verdure commerciali, con questo pungente vegetale si possono preparare passati rinfrescanti, minestre e perfino ripieni.
Ottimo è il risotto con i getti di ortiche.
Nota Dalle foglie si estrae la clorofilla usata come colorante nei dentifrici, nelle caramelle, ecc.
PAPAVERO
Papaver rhoeas L.
Famiglia: Papaveracee
Nome volgare: Papavero
Caratteristiche Pianta erbacea annuale alta 20-60 cm con fusti eretti, setosi, contenenti un lattice biancastro. La foglia è pennato lobata con segmenti spatolati. I fiori larghi 5-7 cm hanno 4 petali di color roso scarlatto; il frutto è una capsula.
Habitat cresce tra i ruderi, nei campi coltivati, specialmente tra le messi e ai margini delle strade. H.l.m.0-1950 m. Fiorisce da aprile a giugno, (Presente in tutta Italia).
Proprietà farmaceutiche Sedative, bechiche, emollienti. Non contiene le sostanze caratteristiche di Papaver sonniferum pur appartenendo allo stesso genere. (Droga usata: petali).
Uso in cucina Le tenere rosette delle foglie primaverili sono commestibili. Vengono usate per minestre e ripieni. I semi vengono usati per aromatizzare dolci e anche il pane.
Nota Con i suoi petali si può ottenere una tintura ossa, per la presenza nei petali degli antociani rosso vivo, anche utilizzata dalle donne per truccare labbra e guance.
PIANTAGGINE
Plantaggo media, major, lanceolata L.
Famiglia: Plantaginacee
Nome volgare: Piantaggine
Caratteristiche Pianta erbacea perenne con foglie basali grandi disposte a rosetta con picciolo assai più breve del lembo; fiori ermafroditi regolari riuniti in spighe cilindriche. Plantago Major ha le spighe più allungate e le foglie più coriacee. Plantago lanceolata ha la spiga corta e le foglie allungate e lanceolate. Plantago media ha le foglie più morbide.
Habitat Comune nelle stazioni a terreno umido, ricco di nitrati, nei luoghi ruderati, negli orti e lungo le strade. H.l.0-2000m. Fiorisce da maggio ad agosto. (Presente in tutta Italia).
Proprietà farmaceutiche È utilizzata per il suo succo fresco, per le radici e per i semi. Il succo delle foglie viene usato contro la puntura degli insetti, le radici grattugiate per il mal di denti.
Proprietà calmanti, rinfrescanti, diuretiche, astringenti, emollienti. (Droga usata: foglie e semi).
Uso in cucina Si raccolgono le foglioline centrali della rosetta finché non sono troppo grandi e coriacee. Dato che la pianta ha un apparato radicale molto sviluppato, potete addirittura tagliare tutte le foglie, così che, la volta dopo, sarete sicuri di trovare le giovani foglioline adatte alla vostra tavola. La raccolta può essere effettuata senza paura di compromettere la specie data la sua notevole diffusione.
Le foglie sono ottime come insalata verde, se avete l'accortezza di scegliere solo quelle più tenere. Questo è un uso decisamente consigliato per salvare integralmente il contenuto di vitamina A e C di cui la pianta è ricca.
Ottima anche per preparare squisiti minestroni. Spesso è unita ad altre piante, lessata e condita con olio e aceto aromatico. Quando viene cotta ha la proprietà di tingere di verde le pietanze in cui è presente.
ERBA CIPOLLINA
Allium schoenoprasum L.
Famiglia: Liliacee
Nome volgare: Erba cipollina
Caratteristiche Pianta erbacea perenne con bulbo ovoide avvolto da tuniche grigio-brunastre. Foglie cilindriche cave, lunghe 20-40 cm; scapo fiorale eretto, tuboloso, più o meno della stessa lunghezza. Fiori numerosi, rosa-violetti, riuniti in un'infiorescenza quasi sferica.
Habitat Cresce nei prati umidi. H.l.m. 600-2600m. Fiorisce giugno agosto. (Presente in tutta Italia settentrionale e Toscana).
Proprietà farmaceutiche Stimolanti, digestive, antisettiche. (Droga usata: foglie).
Uso in cucina Le foglie fresche si utilizzano (da sole o associate ad altre erbe aromatiche) per insaporire piatti di pesce, patate lesse, insalate e formaggi morbidi da spalmare per preparare deliziose tartine. Anche i fiori sono commestibili e si possono usare per decorare insalate, antipasti, ecc.. L'erba cipollina è un ottimo surrogato della cipolla, ma più facilmente digeribile.
Nota Notizie sul suo impiego in medicina risalgono al 3000 a.C. e storicamente era usata come antidoto contro il veleno e per fermare le emorragie. Secondo la tradizione quest'erba combatterebbe anche la fumaggine delle rose.
TARASSACO
Taraxacum officinale L.
Famiglia: asteracee
Nome volgare: Tarassaco, Dente di leone, Soffione, Piscialetto.
Caratteristiche (Gruppo estremamente polimorfo). Pianta erbacea perenne, alta 20-30 cm, ha una radice "carnosa" da cui hanno origine le foglie a mazzetto e più peduncoli fioriferi.
I fusti, semplici, fistolosi e senza foglie, sono alti fino a 40cm.
Le foglie, riunite in una rosetta basale, possono essere più o meno erette o sdraiate al suolo; la forma è molto polimorfa (si va da foglie quasi intere o appena dentate fino a foglie pennatifide con lobi irregolari), l'apice è spesso triangolare, i lobi arcuati o falciformi.
I fiori sono riuniti in capolini portati singolarmente all'apice dei fusti fistolosi; i capolini hanno un involucro formato da più serie di brattee: quelle esterne sono piccole e triangolari, le più interne, allungate e ricurve verso l'esterno; dopo la fioritura si incurvano completamente verso il basso; i fiori hanno la corolla tubolare prolungata in una ligula normalmente gialla e arancione solo nei fiori periferici. Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: dal calice modificato, che, agendo come paracadute, agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si stacca dal capolino.
Habitat Cresce ovunque, nei prati fertili e negli incolti. H.l.m. 0-1700m. Fiorisce in massa a febbraio maggio e poi per tutto l'anno. (Presente in tutta Italia).
Proprietà farmaceutiche Ha proprietà depurative, colagoghe, diuretiche, eupeptiche, amaro-toniche, lassative. (Droga usata: radici e foglie).
Uso in cucina Le tenere rosette delle foglie primaverili vengono consumate in insalata, crude o cotte, come verdura depurativa.
Ricercatissimo da massaie e intenditori perché realmente è una delle migliori verdure primaverili da presentare sulle nostre mense: spesso, infatti, viene appositamente coltivato. È meglio però servirsi del tarassaco spontaneo che si raccoglie con l'aiuto di un coltello. Dopo averlo mondato di terra e radici, il tarassaco viene consumato generalmente come verdura cotta. Il suo gusto amarognolo dispone l'organismo alla digestione, quindi fa della pianta un contorno ideale per tutte le pietanze. Le foglie del tarassaco sono sovente utilizzate crude, condite con olio, aceto e sale come insalata fresca. Anche in questo caso i risultati sono ottimi. Le radici tostate costituiscono un buon surrogato del caffè.
LUPPOLO
Humulus lupulus L.
Famiglia: Urticacee
Nome volgare: Luppolo
Caratteristiche Pianta perenne e dioica con rizoma carnoso dal quale si sviluppano in primavera fusti erbacei lunghi diversi metri che, incapaci di sostenersi, si avvinghiano con le piccole spine uncinate di cui sono rivestiti, a qualsiasi sostegno vicino.
Le foglie sono normalmente opposte; solo quelle delle infiorescenze femminili sono alterne. Hanno un lungo picciolo coperto, come i rami, da numerosi peli; la forma è palmato-lobata, cioè la foglia è divisa in tre-cinque lobi ovale-ellittici con l'apice acuto; il margine è abbondantemente dentato. Nella parte superiore della pianta le foglie sono più semplici e sono cuoriformi senza ssere divise in lobi.
I fiori delle piante maschili sono riuniti in pannocchia all'apice dei rami, e sono formati da 5 petali e 5 stami. Quelli delle piante femminili sono situati a due a due all'ascella di brattee simili a piccole foglie riunite in amenti a forma di coni ovoidali.
I frutti sono degli acheni subrotondi, di color cenere, avvolti dalle bratee accresciute; queste hanno la superficie tappezzata da numerose ghiandole secernenti una sostanza resinosa gialla.
Habitat Cresce in luoghi freschi semiombrosi; necessita di tutori. H.l.m. 0-1200m. Fiorisce da maggio ad agosto. (Presente in tutta Italia).
Proprietà farmaceutiche Ha proprietà amaro toniche, digestive, sedative. In omeopatia è usato come sonnifero. (Droga usata: infiorescenze femminili). Responsabile del gusto amaro è l'umulene.
Uso in cucina I giovani germogli primaverili sono commestibili e si possono utilizzare in risotti, frittate, minestre, ecc., similmente agli asparagi.
Il frutto del luppolo è noto soprattutto per il suo impiego nell'industria della birra, alla quale conferisce l'inconfondibile aroma amaro e ne aiuta la conservazione. Per le stesse caratteristiche è usato talvolta in liquori amari e digestivi. Nei preparati domestici le infiorescenze femminili del luppolo sono tradizionalmente impiegate, a dosi appropriate, come amaro-tonico per stimolare i processi digestivi; esse hanno inoltre proprietà sedative atte a conciliare il sonno e a moderare l'appetito sessuale.
PIMPINELLA
Famiglia Rosacee
Nome volgare Pimpinella
Caratteristiche Pianta erbacea, glabra. Fusto eretto e striato, a volte peloso in basso, spesso di colore rossastro, alto da 30 a 60 cm.
Le foglie inferiori, riunite in rosetta, sono imparipennate con quattro-dodici paia di foglioline più una terminale; le foglioline hanno un picciolo corto, sono ovali o ellittiche e arrotondate alla base; il margine è inciso da numerosi denti acuti; la superficie superiore è verde più o meno scura, l'inferiore è glauca e spesso molto chiara. Le foglie del fusto sono gradatamente più piccole e hanno un numero inferiore di foglioline che sono più strette e lanceolate.
Fiori riuniti in spighe sferico-ovali del diametro di 1 cm, all'apice dei rami, con calice a 4 sepali verdi o rossastri e margine bianco. I fiori in basso sono maschili con numerosi stami lunghi e sporgenti, i fiori in alto sono femminili ed hanno lo stimma piumoso di un bel rosso vivace, in mezzo ai due si trovano anche un certo numero di fiori ermafroditi i cui stami non sporgono dal calice.
Il frutto è formato da due acheni racchiusi nel ricettacolo che si accresce durante la maturazione e diviene suberoso; gli acheni sono ovali-oblunghi con quattro angoli o quattro ali longitudinali.
Habitat Cresce sulle rocce, nelle scarpate e nei luoghi erbosi. H.l.m. 0-1300 m.
Fiorisce luglio agosto. (Presente in tutta l'Italia; Sanguisorba officinalis manca nel meridione e nelle isole).
Proprietà farmaceutiche Aromatizzanti, aperitive, digestive, astringenti, antiemorroidali. (Droga usata: parte aerea della pianta).
Uso in cucina Le foglie fresche di questa pianta (analogalmente a quelle della specie simile Sanguisorba officinalis) si possono usare per insaporire insalate, minestre, formaggi e verdure cotte, cui conferiscono un leggero sapore di cetriolo.
GRESPINO SPINOSO
Sonchus asper
Famiglia: Asteracee
Nome volgare: Grespino spinoso
Caratteristiche Pianta annuale, alta fino a 1 metro, con fusto cavo e cedevole, molto ramificato e provvisto di foglie molli, grassette, glabre. I fiori, di colore giallo, sono riuniti in capolini disposti in cime corimbiformi.
Habitat Terreni incolti e campi. Lo troviamo anche ai margini delle vie cittadine, fiorisce da gennaio a dicembre, in tutta Italia.
Proprietà farmaceutiche Sconosciute le proprietà terapeutiche.
Uso in cucina Parente delle cicorie, è un ingrediente necessario per un'ottima insalata di campo. Bisogna saper scegliere le pianticelle più tenere altrimenti si rischia di pungersi la bocca. Il grespino è un erbaggio a rapida cottura, di rado utilizzato singolarmente come pietanza; esso è, invece, considerato classica verdura per le mesticanze. Il suo sapore dolciastro serve ad attenuare il tono amarognolo di altri erbaggi.
Nota Come tutte le cicorie contiene un lattice bianco, assolutamente innocuo. Anticamente le sue radici venivano tostate, macinate ed usate quale succedaneo del caffè.
-"Erbe Spontanee Commestibili" (Riccardo Luciano, Carlo Gatti), edizioni ArabaFenice
-"Le vie dell'orto" ( Pia Pera), edizioni Terre di Mezzo
-http://www.publicdesignfestival.org/portal/IT/handle/?ref=2014_ortourbano
lunedì 31 marzo 2014
Nuna *Pia*: Il pranzo abruzzese
Alle 15:30, mentre ancora si rigiravano spiedini, ci hanno scampanellato, erano i vicini di casa che ci invitavano in strada, così il parrozzo, le ferratelle e la ratafia ce le siamo sbaffate all'aperto in compagnia di Pippo, Nadia, Silvia, Sergio, Alessandra, Luis, Alina, Ludovica, Elia e Gea, Nicola e Menta e tanti/e altri/e.
Pane fresco abruzzese inviato da mamma Maria Teresa |
Il nano sorveglia il barbecue |
L'antipastino ino |
Eleonora e l'arrosticino |
Federico apprezza |
Fono? |
La tavolata |
I racconti di Pippo in Via Santa Caterina |
Non si dice mai di no alla Ratafia |
I dolci fatti in casa dalle signore di Via Santa Caterina |
Menta fa amicizia |
Via Santa Caterina negli anni 60/70: La festa dell'Unità |
Ciao io resto qui! |
Una bellissima giornata come sempre diversa e speciale a suo modo.
Grazie Nuna Pia e grazie Anto…magico Abruzzo.
La Bat
domenica 23 marzo 2014
Nuna - Domenica 30 marzo: Il pranzo abruzzese di Nonna Pia
Versione vegetariana col Pecorino di Farindola!
lunedì 17 marzo 2014
Sei un rifiuto!
Film: Trashed, 2012 |
Qui di seguito riporto alcuni consigli che ho in parte preso dal sito Zero Waste e in parte che ho creato io.
Il mio obiettivo personale è quello di buttare sempre meno oggetti e produrre il minor scarto possibile ( do per scontato che già chi legge questo articolo faccia la raccolta differenziata, se non fosse così vergognatevi doppiamente e rimboccatevi le maniche, non avete scuse)...La strada è lunga ma se non iniziamo ora quando farlo?
TO START...
Spiaggia dell'Argentario, "L'arte altissima di cui siamo capaci" |
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